DORIANO RAUTNIK ECCELLENZA ITALIANA OSPITE DI “EVENTI&FOOD” ILARIA SOLAZZO INTERVISTA DORIANO RAUTNIK

DORIANO RAUTNIK ECCELLENZA ITALIANA OSPITE DI “EVENTI&FOOD”
ILARIA SOLAZZO INTERVISTA DORIANO RAUTNIK

ILARIA – Ciao Doriano e benvenuto su “Eventi&food”. Direi di iniziare subito la nostra chiacchierata. Quando e come nasce il tuo percorso artistico?
DORIANO – Il mio percorso inizia con la Scuola di Teatro del “Teatro Tirso de Molina” a Roma con i sapienti insegnamenti di un ottimo regista (Sebastiano Sebino Salvato) che mi affida subito il ruolo di protagonista nella versione in prosa de “Le Nozze di Figaro” che come debutto fu un successo. Mi ero impegnato duramente, come uno giovincello – benché non lo fossi – e così fui di esempio e traino anche per i giovani veri che facevano parte di quella Classe/Compagnia.

ILARIA – Cosa significa essere attori, oggi?
DORIANO – Bella domanda che rischia una risposta che ad alcuni potrebbe risultare indigesta. Mi rifaccio quindi alle sempre valide parole della bravissima e compianta Lidya Biondi che mi rilasciò un autografo con questa aggiunta: “Un mestiere da pazzi”.

ILARIA – Sfatiamo un mito: si diventa attori per caso, sì o no?
DORIANO- No. Ci sono tante storie di attori “presi dalla strada” e diventati famosi. In effetti si, è successo che alcuni registi pescassero delle persone con un phisique du role estremamente adatto a uno dei loro personaggi senza che queste fossero attori. Ma è estremamente raro che poi queste persone diventassero attori famosi e apprezzati, senza intraprendere un percorso di formazione. La maggior parte torna poi alle sue occupazioni o cade nell’oblio. La maggior parte delle grandi star del cinema e del teatro sono attori con una solida formazione alle spalle.

ILARIA – Cosa fare quindi per diventare un attore?
DORIANO – Come prima cosa devi chiederti che tipo di attore vuoi essere. Quanto sei disposto a impegnarti. Quali aspetti della tua vita sei disposto a sacrificare e perché vuoi diventare attore. Se la tua risposta (onesta) è “Diventare famoso”, allora potresti avere davanti a te un percorso molto frustrante e con pochissime certezze. Questa infatti è una motivazione che ti porterà a concentrarti più sugli aspetti che sono un corollario dell’essere attore. Pubbliche relazioni, risposta del pubblico, opinioni della critica, occasioni mondane, comparsate sui media e via dicendo. Se sarai bravo potresti anche ottenere i tuoi 15 minuti di celebrità, ma a meno che tu non abbia un talento innato andrà a scapito della qualità del tuo lavoro. Se invece quella per la recitazione per te è una vera passione, profonda, un’urgenza creativa che ti spinge a mettere l’anima a nudo quando interpreti un personaggio, allora il tuo percorso potrà essere più lento ma più solido. Potresti anche non arrivare mai ad essere una star, ma potrai trovare la tua realizzazione nell’atto stesso di recitare piuttosto che nel riconoscimento degli altri o nella fama.

ILARIA – Vuoi aggiungere altro?
DORIANO – Beh, è abbastanza scontato, ma la prima cosa da fare per diventare attore è trovare una buona Scuola di Recitazione. Non si deve necessariamente partire da una grande Accademia, si può imparare i rudimenti in una scuola di recitazione della propria città, muovere i primi passi sul palcoscenico e poi tentare di entrare in una scuola più prestigiosa. Esistono anche dei corsi per imparare delle specifiche tecniche di recitazione, quella cinematografica ad esempio, per approfondire prima le tecniche di base e poi eventualmente provare a specializzarsi sul tipo di carriera che si vuole intraprendere. La più importante tecnica in assoluto, che si deve assolutamente padroneggiare, è la Dizione. Ogni corso di recitazione dovrebbe dedicare buona parte del primo anno all’insegnamento della corretta dizione italiana.

ILARIA – Ti piacerebbe fare il Prof. in un talent?
DORIANO – Se mi scegliessero per fare il Prof. in un talent accetterei subito. Ne sarei onorato e molto contento.

ILARIA – Per la televisione hai fatto svariate cose…
DORIANO – Ricordi bene. “Amore criminale” per Rai 3 in vari episodi nel 2009 e 2010; varie puntate ne “I liceali”, “Ciak si canta” con Emanuele Filiberto di Savoia e Pupo (figurante speciale; signore in smocking); “Super eroi” scritto e diretto da Jonathan Van Put. Solo per citare qualcosina.

ILARIA – Ed hai prestato il tuo volto anche per il cinema…
DORIANO – Già. Nel 2010 “La mummia”, regia di sergio stivaletti, ero il protagonista. Esperienza davvero indimenticabile.

ILARIA – Dai piccoli ai grandi ruoli con vari registi…
DORIANO – Nel 2010 “Un gioco di cui tutti conoscono la fine” con Remo Remotti di kamikairi fare; sempre nello stesso anno “Vivere una favola” regia di Alice Marilu; mentre l’anno prima, nel 2009 “La terra sopra di noi”, regia di Cristian Scardigno. Nel 2008 “Alieni a ponte mammolo” un corto/documentario di Diana Leprechaun.

ILARIA – Cosa bolle in pentola?
DORIANO – Dei nuovi progetti teatrali e cinematografici.

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