Il futuro del cibo? Potrebbe non piacerti affatto

UPF PH Press

Un nuovo studio internazionale svela l’impatto dei cibi industriali sulla nostra salute e invoca azioni politiche urgenti

La salute globale è sotto attacco e la minaccia arriva direttamente dalle nostre tavole. Una nuova collezione tematica pubblicata su The Lancet lancia un severo monito riguardo ai cibi ultraprocessati. Tra gli autori di questa importante denuncia scientifica figura anche Marialaura Bonaccio dell’I.R.C.C.S. Neuromed.

L’aumento esponenziale del consumo di prodotti industriali richiede, secondo gli esperti, politiche coordinate e una forte sensibilizzazione. Non si tratta solo di calorie, ma di un cambiamento strutturale nel modo di nutrirsi.

La dieta mediterranea sta scomparendo?

La ricercatrice di Pozzilli evidenzia un dato allarmante: anche nei paesi mediterranei, storicamente legati a un’alimentazione sana, le abitudini stanno peggiorando. “Stiamo assistendo a una progressiva sostituzione di cibi freschi e preparazioni domestiche con prodotti industriali pronti al consumo, spesso ricchi di zuccheri, grassi e additivi”, afferma la Bonaccio.

Questo fenomeno, confermato dai dati del Progetto Moli-sani, ha ripercussioni non solo nutrizionali ma anche sociali. Contrastare questa tendenza è diventata una priorità assoluta per la salute pubblica.

Il potere delle grandi aziende

Secondo lo studio, i cibi freschi vengono sistematicamente rimpiazzati da opzioni industriali a basso valore nutrizionale. Carlos Monteiro dell’Università di San Paolo spiega come le corporation globali spingano questi consumi attraverso campagne marketing massicce.

“Migliorare le diete a livello mondiale richiede politiche adattate alle condizioni specifiche di ciascun Paese”, aggiunge Marion Nestle dell’Università di New York. Gli scienziati chiedono ai governi di intervenire per ridurre la dipendenza da questi alimenti e rendere più accessibili le alternative sane, seguendo esempi virtuosi come quello del Brasile nelle mense scolastiche.

A cura della redazione

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